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Alessandro Degasperi è “solo” quinto all’Ironman 70.3 Lanzarote. Una piazza che sta un po’ stretta perché arrivata dopo un mese in cui a fare da padroni non sono stati i regolari allenamenti ma i continui guai fisici (influenza e bronchite) accusati dopo la gara di Zell Am See.

Nulla più del resoconto del forte triathleta di Panchià può rendergli onore:

“Lanzarote, altro 70.3 dopo un settembre a mezzo servizio… Nuoto così così, sono partito bene ma mi si sono induriti quasi subito i deltoidi e, per circa 500 m, ho fatto fatica a far girare le braccia. Poi meglio, ma ormai i primi erano andati.

La prima parte in bici bene: dopo circa 20km sono rientrato sul gruppetto dal terzo al quinto, mi sono messo subito davanti per cercare di rientrare sui primi due. Dopo circa 40 km prendiamo il secondo (Bryukankov, il russo che viene dalla World Series) e arriva finalmente anche la salita di Tabaiesco, non vedevo l’ora, era l’occasione di fare selezione e di avvicinare il primo, il britannico Clarke – l’anno scorso su quella salita avevo fatto il miglior parziale e, invece, con somma delusione, mi accorgo che le gambe non rispondono – dopo il primo km iniziano a indurirsi, le pulsazioni scendono, faccio un tratto al medio, nel frattempo Del Corral mi passa con un altro ritmo e, dopo poco, anche Wild e Passuello. Resto a qualche secondo per un po’, poi rallento ancora, scollino a circa un minuto, con le pulsazioni sempre più basse e le gambe sempre più stanche. Mi demoralizzo un po’, ma la strada per arrivare al Club La Santa è ancora lunga e ventosa. Mi balena anche l’idea di fermarmi ma, comunque, devo rientrare. Quindi proseguo senza dannarmi l’anima, e finalmente arrivo in transizione. Trovo mia moglie e Luca che mi aspettano, dico che sono tentato di fermarmi, ma vedendo la loro delusione negli occhi decido di partire e vedere cosa succede.

Sono sesto a più di un minuto dal quinto e una mezza eternità dagli altri. Inizio controllato, comunque deciso a non uccidermi, perché ormai la gara è compromessa per un posto che conta. Dopo qualche km mi stabilizzo al medio e decido di tenere quel ritmo. Verso la fine del secondo giro raggiungo il quinto e lo supero. All’ultimo giro di boa vedo Wild in grossa difficoltà circa un minuto e mezzo avanti. Allora provo a finire in progressione. Entro in pista che lo vedo 30 metri avanti, ma ormai mi vede e arriva con 10m di vantaggio.

Non sono certo soddisfatto della mia gara, ma prendo quello che è venuto sperando sia almeno stato un buon allenamento.

Complimenti a tutti, da Del Corral, che quest’anno ha fatto una gara strepitosa, a Passuello, che con un ottimo terzo posto scaccia un po’ di sfortuna; a tutti quelli che hanno finito e a quelli stanno ancora correndo qui fuori. Saluti dal Club La Santa. Ora un paio di giorni di relax con la mia famiglia e poi via di nuovo per un’altra avventura (Ironman Arizona, ndr).”

Alessandro Degasperi ha vestito l’azzurro più di una volta ed è salito sui podi delle più importanti competizioni nazionali e non di triathlon olimpico. Dopo i secondi posti nel 2007 e 2008 ai Campionati Europei di Ironman 70.3 decide di dedicarsi alla distanza raccogliendo ottimi risultati, soprattutto dal 2011.

Nel 2012 il Dega corona uno dei suoi sogni vincendo l’Ironman 70.3 di Zell Am See (Salisburgo) e conquistando numerosi podi. Difende i colori del CUS Trento. Nel 2013 è medaglia di bronzo agli Europei di Ironman 70.3 di Wiesbaden, secondo all’Ironman 70.3 Italy e terzo al Challenge Rimini.

Il Dega è supportato da alcune tra le più importanti aziende a livello mondiale: On, Kemo, PowerBar, Compressport, Rudy Project, B-Emme, PowerTap, fi’zi:k, ENVE, Challenge, Campagnolo, Garmin.