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La finale mondiale di Kona è l’obiettivo di tutti i triatleti, pro e amatori, che si allenano con costanza e dedizione per raggiungere il loro sogno. Per me questo sarà il secondo anno consecutivo, e se mi guardo un po’ indietro mi rendo conto di quanto sia importante curare ogni aspetto dell’allenamento, che non comprende solo il nuoto, la bici e lavori specifici di corsa, ma anche (in buona parte) l’alimentazione. Senza una giusta strategia di integrazione (in allenamento e in gara) il nostro corpo non riesce a dare il massimo e a “funzionare” come potrebbe. Da questo punto di vista posso contare su una strategia messa a punto dall’Equipe Enervit, che mi supporta, e con cui collaboro da due anni.

È molto importante non solo mangiare nel modo giusto ogni giorno, bilanciando carboidrati, proteine e grassi, ma anche integrare i micronutrienti quando i carichi di allenamento divengono impegnativi e distribuiti nell’arco della giornata (come quelli di un IM) e quando si viaggia molto per via delle gare. Sono una persona abbastanza precisa e la qualità è un parametro importante che tengo in considerazione sotto ogni aspetto. Qualità che cerco e trovo anche nei prodotti a cui mi affido in fase di preparazione e in gara, frutto della ricerca scientifica e di test sul campo.

Da alcuni mesi è entrata nella mia routine di integrazione la Betaina con Enervit Betaina Endurance Sport, un prodotto di nuova concezione che riesce a supportarmi al meglio soprattutto in condizioni climatiche di estremo caldo e umido (come quelle di Kona), perché mi aiuta a rimanere idratato il più possibile. I benefici nella performance si percepiscono dal punto di vista energetico, della fatica muscolare e della riduzione della stanchezza. E se consideriamo i carichi di lavoro che necessita un Ironman, direi che non è poco. 😉

Ale