Sabato, mentre ero in macchina di ritorno dal giro in bici del Lago di Garda (durante il quale abbiamo preso abbastanza freddo), pensavo a quanto siamo fortunati noi professionisti nel poterci allenare in posti caldi. Certo, c’è il sacrificio di stare lontano dagli affetti per molto tempo, ma di contro hai la possibilità di dare continuità e progressione al lavoro. Penso al camp di Catania che comincia domani, al secondo appuntamento di Lanzarote a fine mese, e a quello della settimana prima di Pasqua a Santo Stefano a Mare. E, ovviamente, alle mie prime tre gare stagionali in tre continenti diversi con un clima che può cambiare da un posto all’altro. Così ho deciso di raccontarvi in poche righe i miei prossimi impegni ufficiali.
. Ironman 70.3 Taiwan (18 Marzo)
Un 70.3 a quattro settimane dal primo full servirà come primo test sulla mia condizione e a fare un punto sulla preparazione. A marzo le alternative non sono molte e tutte lontane, quindi ho approfittato dell’invito di Ceepo che presenterà un’anteprima della sua nuova bici da triathlon.
. Ironman South Africa (15 Aprile)
Con Port Elizabeth ho ancora un conto aperto dall’anno scorso, visto che a causa di un infortunio sono dovuto rimanere a casa. Sarà il primo vero “tutti contro tutti” della stagione. In Sud Africa infatti si assegna il doppio del punteggio e arrivare tra i primi 5 vuol dire ottenere un buon 50% della qualificazione. Il livello qualitativo è molto alto (la start list è, dopo Kona, forse una delle più competitive di sempre in una gara Ironman) e io voglio dire la mia.
. Ironman Lanzarote (26 Maggio)
Ormai lo sapete tutti, a Lanzarote mi trovo a mio agio e la ritengo ormai quasi una seconda casa. Amo particolarmente quest’isola e questa gara dove ho raccolto i miei migliori risultati e sono convinto di poter fare ancora bene. Ripetere i risultati del 2017 non sarà facile ma non è impossibile e, più passano le stagioni, più mi rendo conto di come sia importante conoscere se stessi. Per questo credo assolutamente di poter ancora crescere soprattutto sulla distanza più lunga. C’è sempre da imparare e a me piace studiare. Io come sempre ce la metterò tutta per tornare alle Hawaii e confermare il detto che non c’è due senza tre. Questa volta però mi piacerebbe un altro finale.
Ale
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